I port toracici, conosciuti anche come chest port o port-a-cath, sono dispositivi medici impiantabili utilizzati per l’accesso venoso a lungo termine. Sono strumenti fondamentali nella gestione di pazienti sottoposti a trattamenti frequenti come chemioterapia, nutrizione parenterale o terapie endovenose prolungate.
In questo articolo vedremo cos’è un port toracico, a cosa serve, quando viene posizionato, e quali sono i vantaggi e i potenziali rischi associati al suo utilizzo.
Cos’è un Port Toracico?
Un port toracico è un dispositivo composto da due parti principali:
- Reservoir (camera): un piccolo serbatoio in titanio o materiale biocompatibile, con una membrana in silicone che può essere forata con aghi speciali (ago di Huber).
- Catetere: un tubicino flessibile collegato al reservoir, che viene inserito in una vena centrale, solitamente la vena giugulare interna o la vena succlavia, fino all’ingresso dell’atrio destro del cuore.
Il dispositivo viene impiantato sottopelle, nella parte superiore del torace, e rimane in sede anche per mesi o anni.
A Cosa Serve un Chest Port?
Il port toracico è indicato per pazienti che necessitano di:
- Chemioterapia frequente
- Trasfusioni ripetute
- Somministrazione di antibiotici o farmaci endovenosi a lungo termine
- Prelievi di sangue frequenti (senza bisogno di multiple venipunture)
- Nutrizione parenterale totale (TPN)
Il suo utilizzo riduce il disagio del paziente e previene danni alle vene periferiche.
Quando Viene Impiantato?
Il port toracico viene generalmente impiantato in:
- Ambito oncologico: nei pazienti sottoposti a cicli di chemioterapia per tumori solidi o ematologici
- Pazienti pediatrici o cronici: con necessità di accessi venosi frequenti e prolungati
- In caso di accesso venoso difficile: quando le vene periferiche sono danneggiate o difficilmente reperibili
L’impianto è effettuato in anestesia locale (a volte con sedazione), in day hospital o durante il ricovero ospedaliero.
Vantaggi del Port Toracico
- ✅ Accesso venoso sicuro e affidabile
- ✅ Riduzione del dolore da punture ripetute
- ✅ Minor rischio di flebiti o sclerosi delle vene periferiche
- ✅ Possibilità di uso prolungato (mesi o anni)
- ✅ Minimo impatto sulla qualità della vita (una volta guarita la ferita)
Rischi e Complicanze
Come tutti i dispositivi medici, anche il chest port può presentare alcune complicanze:
- Infezione del sito d’impianto
- Trombosi venosa profonda (TVP)
- Malposizionamento del catetere
- Occlusione del catetere
- Dislocazione o danneggiamento del port
La corretta manutenzione e la gestione da parte di personale sanitario esperto riducono drasticamente questi rischi.
Cura e Manutenzione
Dopo l’impianto, il port richiede:
- Medicazioni regolari
- Lavaggi con soluzione eparinata per prevenire occlusioni
- Controlli periodici dell’integrità e del posizionamento
Durante i periodi di non utilizzo, è importante mantenere la pervietà del catetere con lavaggi mensili.
Domande Frequenti (FAQ)
Il port toracico fa male?
L’intervento è poco doloroso e il fastidio post-operatorio si risolve in pochi giorni.
Si può fare la doccia con il port?
Sì, una volta guarita la ferita. È importante però evitare bagni prolungati o esposizione a fonti di infezione.
Il port può rimanere per sempre?
Può rimanere anche per anni, ma viene rimosso quando non è più necessario.
